Andrea Castrignano e la sua casa a misura di famiglia
È l’interior designer più famoso della TV: Andrea Castrignano, interprete delle forme contemporanee dell’abitare. Un peculiare approccio al design, grazie a soluzioni smart e su misura sempre pronte a uscire da quella valigetta che l’ha ormai trasformato in icona di se stesso. Siamo andati a trovarlo nel suo appartamento milanese, dove abita con il marito, Federico Torzo, e Tobias, uno splendido gattone che ha messo da subito in chiaro chi è il vero padrone di casa.
È l’interior designer più famoso della TV: Andrea Castrignano, interprete delle forme contemporanee dell’abitare. Un peculiare approccio al design, grazie a soluzioni smart e su misura sempre pronte a uscire da quella valigetta che l’ha ormai trasformato in icona di se stesso. Siamo andati a trovarlo nel suo appartamento milanese, dove abita con il marito, Federico Torzo, e Tobias, uno splendido gattone che ha messo da subito in chiaro chi è il vero padrone di casa.
Cambio Casa, Cambio Vita
Precedentemente protagonista di Vendo casa disperatamente su Real Time, oggi Andrea Castrignano è al timone di Cambio Casa, Cambio Vita e Aiuto! Arrivano gli ospiti… Due format il cui successo è dovuto soprattutto alla spontaneità con cui l’interior designer si presenta al pubblico, vestendo spesso le vesti di “psicologo” nel suo approccio tailor-made rispetto alle esigenze delle persone che si rivolgono a lui.
Una casa a misura di famiglia
Un palazzo risalente agli anni Trenta situato in una delle zone residenziali più centrali di Milano. Questi i connotati della struttura che ospita la casa di Andrea Castrignano e suo marito Federico Torzo, avvocato con la passione per la musica lirica. Un appartamento su due livelli, all’ultimo piano di un edificio che se da un lato abbraccia la cifra stilistica del razionalismo, dall’altra regala lo spettacolo di un panorama sospeso tra le guglie del Duomo e la fisionomia iconografica della Madonnina.
Un progetto condiviso, quello della coppia, che a settembre ha festeggiato il primo anniversario di matrimonio, con l’immancabile Toby, un gatto che rappresenta anche il più grande gesto d’amore di Andrea Castrignano nei confronti di Federico.
Andrea: “Quest’anno festeggiamo 17 anni di vita insieme. Nel 2016, subito dopo l’entrata in vigore della legge per le unioni civili, Federico ha compiuto cinquant’anni. Mi chiedeva da tempo di sposarlo. Così, ho colto l’occasione di una cena organizzata da lui per festeggiare l’evento proiettando un filmino che ripercorreva la vita di Federico, dalla nascita a Venezia al nostro primo incontro, anche questo nella cornice della città più romantica del mondo. Fino alla nostra vita insieme, per concludere con il mio ‘Sì’ alla sua proposta”.
“Toby è un gatto protagonista. Rappresenta un vero gesto d’amore per Federico. Lui lo desiderava tanto, mentre io non nutrivo una particolare passione per gli animali, non avendone mai avuto uno. Quando è arrivato il momento per me di ampliare lo studio e spostarsi in uno più grande, lui ha posto come condizione quella di ricevere un gatto. Oggi Toby è proprio come un figlio, vive in simbiosi con noi”.
Ricrea il look:
Ogni casa rappresenta un pezzo importante della vita. Ci raccontate un po’ della vostra?
Federico: “Siamo particolarmente legati a questa casa. Prima di trovarla, ne abbiamo visitate otto. Ma il percorso è stato abbastanza curioso: questo è un palazzo che risale agli anni Trenta. Nel 2007, ci siamo trasferiti qui dopo aver acquistato l’appartamento al secondo piano e averlo completamente stravolto per donargli l’anima che desideravamo per lui. Poco tempo dopo, Andrea si è accorto che nell’appartamento all’ultimo piano era in atto un trasloco, così abbiamo venduto quello in cui ci trovavamo e finalmente siamo approdati qui”.
La casa ha una struttura verticale. La zona living ne è il cuore, situata al primo livello con la zona notte, alla quale si accede attraverso un ascensore. Al piano superiore, la cucina, la sala da pranzo e la grande terrazza. Un ensemble di tonalità lavanda e sfondi grigi accoglie la luce naturale che filtra attraverso le grandi finestre, fino a diventare un elemento quasi strutturale. Il tappeto in seta, che riproduce una carta geografica, crea un dialogo tra i diversi complementi disposti in modo concentrico rispetto al coffee table firmato Fornasetti. La grande libreria che affianca la scala è speculare al divano dove Andrea e Federico trascorrono le loro serate cinematografiche. Sopra, una serie di stampe racconta l’importanza dell’iconografia femminile per la coppia.
La camera padronale si fa notare per il tocco onirico della carta da parati di Fornasetti e per l’invidiabile cabina armadio che i due condividono e hanno organizzato secondo un’elegante logica funzionale.
Per una coppia, arredare una casa è sempre un progetto impegnativo, nel quale trovare punti di incontro e spesso scontrarsi. Com’è andata nel vostro caso?
Federico: “In realtà si è trattato di un percorso abbastanza sereno, che ha rispecchiato la filosofia tailor-made con la quale Andrea si interfaccia con i suoi clienti. Cerca di capire i gusti e le esigenze delle persone che si rivolgono a lui, e per me ha fatto la stessa cosa. Diciamo che, come coppia, siamo diventati clienti di Andrea Castrignano. Per quanto mi riguarda, ho sempre amato l’arte e il bello, quindi tra noi si è instaurato un dialogo attraverso il quale io contribuisco su tutti i livelli”.
“Questa è una casa che abbiamo letteralmente raso al suolo, quindi anche la semplice suddivisione degli spazi è frutto di quello stesso approccio sartoriale che ha vestito le nostre esigenze: la camera per gli ospiti, la zona di servizio, la cucina, progettata da Andrea con un motivo a doghette. Un unico disegno che si riflette poi nei dettagli, nel coffee table di Fornasetti, un pezzo unico realizzato appositamente per noi, nelle dimensioni della cabina armadio”.
Andrea Castrignano: quando il design è tailor-made
Andrea ha disegnato molti degli arredi della casa, realizzati su misura per andare incontro anche, e soprattutto, alle esigenze di Federico. La passione comune per il viola ha permesso all’interior designer di giocare molto con questa tonalità, anticipando a tutti gli effetti quello che sarebbe diventato il più che celebrato trend “ultra-violet”, eletto da Pantone colore del 2018. “Il viola deriva dall’unione tra blu e rosso. Per noi, come coppia, rappresenta una somma perfetta del lato maschile e di quello femminile che ci definiscono”.
Andrea: “Il colore è un elemento che dà carattere alla casa. In passato, in Italia si utilizzava tantissimo la soluzione total-white, considerata ‘più sicura’ e versatile. Ma il colore è un elemento che appartiene a tutti noi. Se ti affascina vuol dire che ti appartiene. Nel lavoro non sono io a sceglierlo per le case dei miei clienti. Io posso muovermi tra le sue sfumature, ma sono i padroni di casa a decidere per quello più affine. Il mio consiglio è quello di scegliere una tonalità portante e girarci intorno giocando con gli accessori. Tutto ciò, cosa non da poco, si trasforma anche in un’attenzione verso gli ospiti, che nel momento di fare un regalo sanno già quale palette preferire”.
E così, la camera per gli ospiti si presenta in un verde anni Settanta. Le forme morbide degli arredi si bilanciano in una discrezione contemporanea che lascia la parola al grande quadro sopra la testiera del letto, un ritratto a tinte pop di Federico e Andrea, opera di Carl-Henrik Wigren.
Andrea: “In effetti l’ispirazione per il mood della camera è nata proprio dal quadro, un’opera che possedevamo già nella casa precedente, nella quale il verde era la palette dominante. Così, l’artista realizzò lo scatto, io diedi le indicazioni per il colore”.
Una casa… a regola d’arte
L’arte rappresenta un elemento ricorrente nel percorso professionale e personale di Andrea e Federico. Punto di partenza e di arrivo, capace di trasformarsi in una di quelle passioni comuni che alimenta lo scambio continuo in una coppia, anche dopo tanti anni. “L’arte è il vero fil rouge della nostra storia. A cominciare dal nostro primo incontro, avvenuto alla Biennale di Venezia davanti a un’opera di Ron Mueck. Si è trattato di un colpo di fulmine, così come avviene con le opere che acquistiamo. Non siamo dei collezionisti dell’arte in quanto ufficialmente riconosciuta tale. Compriamo ciò che ci piace, indipendentemente dal valore economico. La sua essenza, oltre alla funzione decorativa, si definisce per la capacità di evocare ricordi. Una casa con pareti spoglie è una casa senz’anima”.
Cucina con Vista
Al piano superiore, il concetto di “dialogo” sembra definire anche strutturalmente la disposizione degli ambienti. La cucina, in un sofisticato tono lavanda, trova nella cifra cromatica la naturale connessione con la sala da pranzo, creata all’interno di una veranda con pareti in vetro che ricrea il fascino di un estemporaneo giardino d’inverno.
A fare da cornice, l’ampia terrazza che regala una vista mozzafiato sulla cinquecentesca basilica di Santa Maria della Passione, il secondo edificio di Milano dopo il Duomo per grandezza e bellezza, su uno sfondo che immortala l’architettura iconica della Madonnina. Uno scenario spettacolare e incredibilmente intimo allo stesso tempo, dove gli spazi sono sfruttati secondo un’ottica living tipica dell’indoor, che prevede ambienti in stretta comunicazione tra loro, ma concettualmente divisi nelle funzioni. Un angolo più conviviale, con tavolo e sedie, si affianca così a un altro più lounge grazie ai divani e alle poltrone disegnati da Patricia Urquiola per B&B Italia. Pochi passi più in là, una scala immersa nel verde conduce a un terzo livello dove è disposto il solarium.
Andrea: “La terrazza deve essere arredata come un soggiorno a cielo aperto. Io ho creato una zona conviviale e una più lounge, soprattutto la sera, quando si accendono le luci soffuse e la mia musica preferita fa da sottofondo ai momenti trascorsi con gli amici.
In autunno andrà in onda la nuova edizione di Aiuto! Arrivano gli ospiti… Il primo docu-reality che abbina food e design, condotto da Andrea con lo chef Andrea Ribaldone. A questo punto, non possiamo che porvi la fatidica domanda: cosa fare quando gli ospiti sono in arrivo?
Federico: “Per quanto ci riguarda, uniamo la convivialità pugliese delle origini di Andrea con la tradizione culinaria della mia famiglia. Conservo ancora un quadernino di ricette della cuoca di mio nonno. Entrambi amiamo la buona cucina e siamo bravi cuochi. Ho anche insegnato alla nostra colf le ricette di casa. In generale, io mi occupo della cucina, Andrea cura l’ambiance, dalla preparazione della tavola alla scelta della musica. Federico crea il gusto, Andrea l’atmosfera”.
Andrea: “Una casa deve emozionare. Già una fragranza fa la differenza. Per l’atmosfera, le luci devono essere rigorosamente soffuse. Sulla mise en place, mai far mancare un centrotavola. Spesso tagliamo qualche fiore dalla terrazza per crearne di nuovi. Ovviamente, alla base di tutto ci deve essere la sostanza. Ottimo cibo, mai senza un vino adeguato”.
Ti è piaciuta la casa di Andrea Castrignano e vorresti vederne altre? Leggi le nostre “Storie di case” e lasciati ispirare!