A casa di Paola Maugeri: eclectic stylosophy
Un carismatico incontro di energie e stimoli diversi che trovano il proprio percorso comune nella ricerca del benessere. Basta un “Ciao, come state?” per percepire il mondo pronto a svelarsi dietro il sorriso di Paola Maugeri, che ha accolto la nostra Creative Director, Alice Etro, nella sua incredibile casa in stile eclettico. Un palco sul quale vanno in scena emozioni, esperienze e quotidianità della signora del rock. Un continuo movimento che si riflette nelle metamorfosi stilistiche degli ambienti, perché quando la vita si evolve, anche la casa suona tutta un’altra musica.
Un carismatico incontro di energie e stimoli diversi che trovano il proprio percorso comune nella ricerca del benessere. Basta un “Ciao, come state?” per percepire il mondo pronto a svelarsi dietro il sorriso di Paola Maugeri, che ha accolto la nostra Creative Director, Alice Etro, nella sua incredibile casa in stile eclettico. Un palco sul quale vanno in scena emozioni, esperienze e quotidianità della signora del rock. Un continuo movimento che si riflette nelle metamorfosi stilistiche degli ambienti, perché quando la vita si evolve, anche la casa suona tutta un’altra musica.
Il cielo in una stanza
Deejay, trendsetter, esperta musicale e voce del rock a Virgin Radio, conduttrice Tv e autrice di libri di successo come “La mia vita a impatto zero”, “Las Vegans” e “Alla salute!”. Ultimo, ma solo in ordine di uscita, il bestseller “Rock And Resilienza”, in cui la Signora del Rock racconta come personaggi idolatrati in tutto il mondo siano persone normali che cercano nella musica la forza per ottenere risultati straordinari, spesso sfidando i propri limiti. Una, nessuna e centomila. Solo alcune delle tante anime di Paola Maugeri, la cui più grande passione è la musica in ogni sua declinazione, tanto da esserne riconosciuta come il volto e una delle più preziose custodi nel panorama italiano.
Varcata la soglia del soggiorno, ci si trova avvolti nelle geometrie di una carta da parati che rimbalzano su diverse sfumature di blu e bianco, dove la connotazione stilistica diventa quella dell’effetto scatola. Le variazioni naturali del rovere del parquet a spina di pesce trovano la propria estensione negli arredi della zona living. Una credenza e una libreria con cassetti dai connotati nordici delimitano il perimetro del grande tavolo ovale al centro. Tutt’intorno, le sedie riprendono il discorso cromatico della carta da parati, come fanno i due punti luce. La padrona di casa inizia a raccontarci la sua ristrutturazione ecologica.
Quando siamo arrivati, questa casa era distrutta, poiché lasciata in uno stato d’abbandono. Rispettando la struttura originale, abbiamo provato a fare quello che ci piace: trovare e recuperare tutte le cose che gli altri hanno buttato o eliminato. Una cultura tipica dei paesi svedesi, che abbiamo seguito lanciandoci, cinque anni fa, in una ricerca in loco a bordo di un camioncino in affitto.
Eclectic Stylosophy
Un discorso eterogeneo è alla base della scelta della carta da parati, sempre diversa in ogni ambiente. Una filosofia perfettamente in linea con i fondamentali dello stile eclettico, dove l’arredamento non segue traiettorie precise e non contempla un modo corretto o sbagliato di abbinare gli elementi. Il mix di stili diventa a sua volta uno stile caratterizzante. Per questo è fondamentale scegliere con molta cura ogni singolo dettaglio. Una vera stylosophy, quella del recupero.
Sapientemente alternati, alcuni pezzi più contemporanei, come la libreria rotonda da parete Continental, di Joe Colombo, mentre la formula del cerchio è ripresa dal lampadario del soggiorno, un pezzo iconico firmato Stilnovo.
“L’effetto scatola è un’altra delle mie grandi passioni. Amo la carta da parati, ne avrei rivestito ogni angolo della casa. Da ragazza, appartenevo ancora alla generazione che foderava i libri per conservarli, e per me si trattava di una scelta davvero importante e meticolosa. Mi è sempre piaciuto l’accostamento tessuto/carta da parati e ne cercavo una che avesse uno stile d’altri tempi. Siamo tutti amanti del blu, e alla fine abbiamo trovato questa carta inglese, la cui fantasia non esisteva su tessuto. Così l’ho fotografata e fatta riprodurre. E questo è il risultato”.
La mia vera svolta ecologista è dovuta a Micheal Stipe, leader dei R.E.M., il quale un giorno mi disse che la gente dovrebbe capire che se una persona getta una bottiglia su una spiaggia, questa si frantumerà e un giorno ferirà il piede di coloro che amiamo, su una riva dall’altra parte del mondo. What goes around comes around…
Prima e dopo: lo stile in divenire di Paola Maugeri
Ogni cosa è in movimento, tutto cambia. Esperienze di vita, il tempo che passa, emozioni, successi e delusioni. Noi siamo parte di questo processo, che in Paola Maugeri si manifesta attraverso un dialogo perpetuo tra il proprio mondo interiore e quello che la circonda. Come testimoniano i cambiamenti stilistici della casa.
Fino a qualche mese fa, allontanandosi dalla zona pranzo, i toni del living si addolcivano a favore di una parete dalla monocromia cerulea, sfondo pastello al divano e alle poltroncine che richiamavano la fantasia della carta da parati. Un tappeto persiano sui toni del rosso definiva lo spazio dedicato al relax, incoronato da un tavolo ovale con piano bianco.
Oggi, nella zona living trova spazio, in senso anche materico, il cuore rock di Paola Maugeri: un vero altarino dove musica e pensieri si fondono per celebrare la magia della condivisione.
Questo palchetto è stato creato nel momento in cui ho deciso di riprendere in mano lo strumento che avevo messo da parte anni fa. Sono convinta che la casa debba essere il luogo in cui coltivare e riprendere i propri sogni. Invecchiare è un privilegio, perché ci permette di recuperare progetti lasciati a metà. Questo luogo è un inno al mio amore per la musica. Ci sono flicorni, piccoli amplificatori, un corno francese. Chiunque si può unire, perché non si deve per forza saper suonare da professionisti per condividere una passione.
“Ho così dato vita a un piccolo altare di ringraziamento alle persone che mi hanno ispirato. Niente è lasciato al caso. Ci sono i Pink Floyd, David Bowie. E ci sono i Beatles, nelle iconiche foto del White Album scattate da Linda McCartney in un momento per loro molto importante. Ho un vero culto per George Harrison. Sono convinta mi protegga. E’ stato il primo a inserire il concetto di spiritualità nel contesto della musica Pop, intesa come popolare, cinquant’anni fa. Credo che i grandi musicisti ci siano stati donati per farci stare bene”.
E mentre tutto scorre, il viaggio dalla Old London e Miami passa attraverso la carta da parati. Laddove si trovava la stanza dedicata alle chitarre, oggi troviamo un ambiente che rispecchia l’esplosiva femminilità di Paola Maugeri. Uno stato d’animo, più che uno stile, oggi arricchito da un’accentuata voglia di sognare, di mettersi in gioco, di continuare a essere l’indiscussa Signora del Rock.
“Per lo studio mi piaceva pensare a quelle vecchie atmosfere inglesi, con la boiserie e la carta da parati. La mia vita green mi aveva portato a preferire una fantasia di piccoli uccelli e volatili. Avevo così scovato una ditta inglese che ha omaggiato uno dei più grandi ornitologi britannici, il quale nel 1700 catalogò tutte le specie presenti in Gran Bretagna. Una nicchia ospitava un lavabo a forma di conchiglia sul quale spiccava uno specchio dal mood anni Settanta. Ma a catalizzare l’attenzione era la parete dedicata alla musica. Una selezione di chitarre e strumenti musicali incorniciava una poltrona con schienale alto e lavorazione capitonné”.
Ricrea il look:
“Più mi guardavo introno, più mi dicevo che questa stanza andava rinnovata. Ciò che mi serviva erano delle palme. Avevo bisogno di colori che mi ricordassero la natura. Il mio sogno è vivere tra le giraffe, i leoni. Volevo qualcosa di assolutamente esotico. La risposta non poteva che essere Miami. La scelta è così caduta sulle palme, che riprendono il pattern della carta da parati all’ingresso. Ne ho scelto una di Cole & Son, i primi a proporre il tema decorativo negli anni ’40. L’inconfondibile rosa della città dell’Art Déco abbinato al verde menta cambia completamente la percezione dello spazio. Adesso è esattamente come lo volevo io. Come la Paola di oggi”.
La Veranda? Sostenibile!
“Il nostro luogo della casa preferito? La veranda! Questa casa ha un terrazzo di trenta metri quadrati, grande abbastanza da realizzare un giardino d’inverno e un piccolo orto, che durante la primavera e l’estate ci consente di fare la maggior parte di autoproduzione”.
La struttura prende ispirazione dal design scandivano, dove si preferisce tornare al legno, di per sé estremamente caldo anche a livello estetico.
Credo sia un grande privilegio abitare in una casa nel cuore di una città e poter uscire in terrazzo per godersi il ticchettio della pioggia sopra la testa. O semplicemente osservare il verde che cresce a discapito dell’inquinamento metropolitano.
Anche la veranda ha preso parte al ciclo ri-creativo di questa fase della vita di Paola.
“Cercavo una carta da parati sulla quale ci fossero dei serpenti. Animali caratterizzati da una simbologia ampissima. Ne ho trovato una con sfumature gialle e verdi. Il filo conduttore è dato anche qui dalla presenza delle palme, accanto ai colibrì. Una vera immersione nella natura”.
Una vita in famiglia
Uscendo dal soggiorno, i diversi ambienti sono uniti da un lungo corridoio in marmo verde di Prato.
Siamo una famiglia numerosa, con persone di età e dalle esigenze diverse. Quindi volevamo un corridoio che unisse e separasse gli ambienti allo stesso tempo.
Una grande famiglia, certo, con un cuore composto da due metà: Paola e il figlio Timo, nel cui sangue scorre lo stesso spartito musicale dell’inarrestabile mamma.
Dalle pareti della prima parte sono stati ricavati degli armadi, le cui ante sono rivestite da un’ipnotica carta da parati dal mood soft tropical, rigorosamente blu. Un tocco glam è poi aggiunto dai pomelli vintage che richiamano le civetterie di gioielli d’epoca, come fa lo specchio con cornice dorata.
Notturno d’eclettico
Nella camera da letto, i colori sono giocati su un intramontabile contrasto bianco e nero. Il tema a far da sfondo è quello floreale di candide camelie sull’immancabile carta da parati inglese.
In camera troviamo lo Yin e lo Yang, l’amore e l’odio. È un linguaggio di opposti, proprio come accade nei rapporti di coppia, così ricchi di sfumature.
Al centro, il grande letto a baldacchino dal taglio geometrico, il cui candore si fonde con la palette bianca delle tende, in un risultato finale di grande luminosità.
Una casa Eclectic-Rock
La casa di Paola Maugeri si caratterizza per una forte anima rock, in una duplice accezione: quella indissolubilmente legata alla musica e quella connessa al concetto di rispetto dell’ambiente, interno ed esterno.
Ognuno di noi ha una grande responsabilità nei confronti della casa e dell’ambiente – conclude Paola – Negli ultimi cinquant’anni abbiamo prodotto più di quanto non avessimo fatto in secoli di storia. Quindi ora l’imperativo diventa ‘recuperare’. Questo non significa accontentarsi, ma scegliere con criterio e consapevolezza. La conoscenza è la chiave per la felicità.
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