Paola Navone: architetta, designer e spirito libero
La lunga carriera di Paola Navone non è riassumibile in un solo ruolo: è una viaggiatrice che ha sempre girato per il mondo, non imponendosi limiti geografici né di pensiero, e così come nei suoi viaggi, anche nella sua carriera non si è mai fermata in un solo luogo, ma ha assunto diverse forme, ed è architetta, ma anche designer, art director, arredatrice, insegnante, curatrice di eventi. Scopri insieme a noi il percorso di questa creativa dallo spirito anticonformista.
La lunga carriera di Paola Navone non è riassumibile in un solo ruolo: è una viaggiatrice che ha sempre girato per il mondo, non imponendosi limiti geografici né di pensiero, e così come nei suoi viaggi, anche nella sua carriera non si è mai fermata in un solo luogo, ma ha assunto diverse forme, ed è architetta, ma anche designer, art director, arredatrice, insegnante, curatrice di eventi. Scopri insieme a noi il percorso di questa creativa dallo spirito anticonformista.
Biografia
Nata a Torino, ma milanese d’adozione, Paola Navone si laurea nel 1973 in Architettura al Politecnico di Torino.
Tra gli anni ’70 e ’80 opera nel gruppo Alchimia accanto ad altri grandi designer e creativi come Alessandro Mendini, Ettore Sottsass e Andrea Branzi. Il gruppo è una delle avanguardie italiane in fatto di design, e Navone, nell’1983, vince l’International Design Award di Osaka proprio grazie al lavoro per Alchimia.
Vulcanica, curiosa, Paola Navone è sempre in viaggio alla scoperta di culture diverse, soprattutto orientali. Nella sua lunga carriera ha lavorato per brand internazionali come Armani Casa, Knoll International, Alessi, Driade, Molteni, Natuzzi, Roche Bobois, Swarowski, e dal 1998 è direttrice artistica di Gervasoni, brand per cui disegna diversi oggetti.
Nel 2000 ha ricevuto il titolo di Designer dell’Anno della rivista tedesca Architektur & Wohnen. Nel 2014 viene nominata dalla rivista Interior Design Magazine per far parte della Hall of Fame del Design.
Filosofia e ispirazioni
Non si può dare un’unica definizione di Paola Navone e nessuna etichetta le si addice. Eclettica, anticonvenzionale, uno spirito libero: è stata definita in mille modi diversi.
Nella sua anima, e nel suo lavoro, convivono i colori e le ispirazioni di tutto il mondo, soprattutto il Sud del mondo, che conosce e frequenta da sempre. Le suggestioni che raccoglie nei suoi viaggi vengono poi unite al gusto e alle forme dell’Occidente, e mischiate a quelle derivate dalla sua continua ricerca di nuovi materiali, forme e strutture. Le sue ispirazioni non derivano solo dal presente, ma anche da epoche passate, con lo sguardo sempre proteso al futuro.
Oriente e Occidente, design e artigianalità: Navone racconta che dai suoi viaggi raccoglie tutte le ispirazioni possibili, le studia, le combina e da questa lunga fase di raccolta nascono poi le sue idee.
La designer ama definire il suo stile con un termine thailandese: tham ma da, che significa “ogni giorno”. Infatti, lei stessa dice che le sue idee creative nascono da tutto quello che incontra nel quotidiano, oggetti che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, da cui crea combinazioni inaspettate e mai banali.
Progetti
Divani, lampade, sedie: Paola Navone ha progettato tantissimi oggetti con l’estro e l’inventiva che hanno contraddistinto tutta la sua carriera. Molti sono gli esempi del design di questa creativa, e poche righe non bastano a riassumere i pezzi più iconici della sua carriera.
Dalla Sweet 96 per Gervasoni, lampada a sospensione, intrecciata, in PVC, in cui è racchiusa tutta la sua poetica: un oggetto dall’animo eclettico, in cui ha mescolato stili diversi, lasciando correre l’immaginazione. Della stessa collezione, “Sweet”, ricordiamo anche le sedie e le poltrone.
O ancora, il divano componibile Panda Sofa per Cappellini, il servizio di porcellana “Prova Prima” per Richard Ginori, con decorazioni simili alle pennellate di un pittore, o la collezione di poltrone, chaise-longue e tavolini per esterno ed interno “Low Lita” per Slide, dalle linee pulite ma allo stesso tempo dal design giocoso e divertente.
Ma la Navone, come dicevamo all’inizio, non è solo una product designer: infatti, la sua creatività, recentemente si è prestata anche alla progettazione di un lussuoso hotel in Thailandia: il Resort Point Yamu, a Phuket, con vista sul mare delle Andamane.
Paola Navone ha progettato e realizzato un rifugio colorato, nel quale ha fuso suggestioni, materiali locali e tradizione orientale. Per il resort, la designer ha, in particolare, lavorato su colori e texture, combinando materiali diversi: dal turchese delle piastrelle in ceramica, all’arancione di tavoli e poltrone, al grigio e al bianco delle cementine, fino alle lampade sospese ricamate dagli artigiani locali.
Le vite dei grandi designer ispirano anche la tua creatività? Abbiamo un sacco di storie ancora da raccontarti: leggile tutte nella sezione dedicata.